Tra i vari progetti di lavoro che il Consiglio Direttivo di AOPA Italia ha in programma, la questione della riorganizzazione degli spazi aerei dedicati al VFR è da tempo oggetto di profondo confronto sia interno, che con scambi di pareri qualificati tra Soci e vari utenti degli Spazi Aerei inferiori, senza alcuna distinzione tra VDS AG e APR.
Siamo da tempo in arco giallo. É chiaramente sotto gli occhi di tutti che per ciò che riguarda il volo a vista, la situazione ha raggiunto livelli di pericolosità troppo elevati e inaccettabili.
La complessità della configurazione delle TMA di classe A che partono da quote troppo basse, l’estensione anomala delle CTR, l’elevato numero di zone Romeo, il cronico sovraffollamento e la scarsa copertura delle frequenze dei FIC, la mancanza di corridoi VFR e VRP poco standardizzati, rendono la navigazione a vista oltre che impegnativa e di fatto impossibile senza ausili cartografici digitali, pericolosa sotto il profilo della Sicurezza Volo, sia in termini assoluti di rischio in caso di piantata motore, che di potenziali collisioni dovute all’aumento di traffici sia “manned” che “unmanned” VDS/A e B – AG, concentrati e schiacciati senza senso, mediamente a 2.000 piedi ground, in compagnia nel prossimo futuro, anche di velivoli della cosiddetta “Urban advanced Mobility”.
Più volte segnalato anche da ANSV nelle proprie relazioni, il problema di questa complessità endemica, provoca anche l’aumento delle percentuali di air space infringement, involontari e non, da parte di piloti costretti loro malgrado, a scegliere tra sicurezza quota e legalità.
Un sistema intrinsecamente “criminogeno” come è stato definito recentemente nel corso di una delle innumerevoli e interminabili discussioni sul tema da un nostro qualificatissimo Socio, che non concede margini di errore e che, in caso di avaria, non concede nemmeno scampo.
Il periodo, e ne siamo convinti, è ormai più che maturo per un cambio di atteggiamento di tutti i player coinvolti in queste importanti tematiche, e ci siamo messi di impegno per impostare una possibile rotta comune verso il cambiamento.
Da tempo come dicevamo, sono in corso confronti e scambi di opinioni su quali soluzioni potrebbero essere proposte all’ente regolatore ENAC e al service provider ENAV per rendere realmente più sicuro e fruibile il VFR a tutti i traffici interessati ad un miglioramento delle condizioni operative, in alcun casi decisamente marginali.
Una spinta decisiva verso la strada del confronto con gli Enti, è sicuramente stata la recente nomina del nostro Socio Stefano Arcifa nel CDA di ENAV. Stefano, con il quale lavoriamo da sempre, e non soltanto sul tema degli spazi aerei, con grande entusiasmo, ha infatti portato in seno al Consiglio di Amministrazione del Service Provider nazionale la nostra espressione di forte preoccupazione, e la necessità dell’utenza VFR, di un vero cambiamento dello status quo degli S.A.
Grazie a questo importante “trigger”, a fine settembre, abbiamo quindi inviato una lettera – che trovate in allegato- per chiedere ufficialmente ad AM, ENAC ed ENAV, l’attivazione di un tavolo di lavoro per la rivisitazione degli spazi aerei nazionali.
Il consenso positivo di tutti i soggetti titolati che non è mancato, porterà all’attivazione ufficiale di questo importante tavolo di lavoro, e speriamo potrà aprire nuove e inedite prospettive di sicurezza per tutti.
Da parte nostra, come sempre, stiamo lavorando alacremente e ci stiamo preparando all’appuntamento con entusiasmo e grande motivazione, per affrontare con professionalità il confronto con questi veri colossi, con idee molto chiare e proposte innovative che speriamo vengano apprezzate.
Per ora, non ci resta che ringraziare ancora Stefano per il suo impegno a supporto di AOPA e di tutti i Piloti, tutta la squadra coinvolta in questo lavoro, e chiedervi di appoggiare il nostro importante progetto, contribuendo anche con suggerimenti che riguardano le vostre zone operative. Sarà nostro compito mantenervi informati sugli sviluppi futuri.
Il Presidente Rinaldo Gaspari e il Consiglio Direttivo
AOPA Italia 1961-2023 : da oltre sessant’anni a fianco di chi vola
Base image: Google Earth
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Gli enormi e complessi spazi aerei Italiani