Gent.mo Ing. …
come anticipatole telefonicamente, le scrivo per portarle le nostre considerazioni relative alla situazione che affligge ormai da lungo tempo l’operatività di Aviazione Generale sulla pista 12/30 di LIME, causando evidenti danni sia per Aero Club Bergamo, sia per le attività dell’officina Part 145 Orio Air Service , nonché per il traffico AG che attualmente non potendo usufruire di una infrastruttura pubblica è di fatto costretto a portare risorse economiche al di fuori del territorio Bergamasco.
In particolare modo, vorrei portare alla sua attenzione le disposizioni emanate da SACBO che prevederebbero la chiusura della pista 12/30 mediante l’emissione di apposito NOTAM nel caso di pista classificata “WET” (condizione che stagionalmente si verificherà sempre da ora a primavera prossima).
Ciò sarebbe derivato dalla nuova regolamentazione ICAO “Guidance On The Issuance of Snowtam” applicabile da 5 Novembre 2020 che ha introdotto nuovi metodi di valutazione e classificazione delle condizioni di pista abolendo definitivamente il concetto di pista “Bagnata e/o Dump” e classificando tutte le piste secondo una tabella di contaminazione contenuta RCAM Runway Condition Assesment Matrix in cui sono stati attribuiti dei valori da 0 a 6 per i fari fattori di contaminazione delle piste dove il valore 6 corrisponde in tripla cifra 666, riferita ai tre terzi di pista soggetti a valutazione, a pista completamente asciutta. In tale contesto non esiste più la considerazione di pista dump ne tanto meno la considerazione di pista umida, in questo caso considerata bagnata (WET) .
Tale nuova regolamentazione è stata opportunamente ben spiegata da ENAC all’interno della circolare APT-10B del 15/7/2021 ad unico interesse applicativo degli aeroporti certificati, in accordo al regolamento RCEA ENAC (la pista 12/30 non lo è) , con il solo scopo di informare i piloti sullo stato di contaminazione delle piste.
La stessa circolare a firma del DG Quaranta, contiene la nuova tabella secondo cui la pista viene classificata “WET” ogni qualvolta la sua superficie sia contaminata da qualunque forma visibile di umidità o spessori d’acqua fino a 3 mm inclusi, entro la porzione utilizzabile, e non contiene alcuna disposizione che ne preveda in questo caso la chiusura.
Nel documento di ENAV “Operazioni in condizioni atmosferiche invernali e/o avverse, Lettera di Operazioni” che BGY adotta e applica viene riportata la suddetta tabella di classificazione, mentre nel successivo documento IS 12 che BGY emette viene chiaramente indicato, che BGY demanda al personale antincendio di Aero Club Bergamo dopo una ispezione di pista, la comunicazione delle sole condizioni di pavimentazione completamente asciutta DRY, DRY, DRY, e che in caso di pista umida la suddetta pista verrà totalmente chiusa al traffico, specificando che nel caso di un aeromobile in rientro alla base, lo stesso dovrebbe essere dirottato sulla pista principale (con il rischio che anche una banale emergenza come una foratura bloccherebbe l’intero scalo provocando ingenti danni economici a tutti, compagnie aeree comprese).
Premesso ora che nessun documento ENAC ne tanto meno ICAO o EASA statuisce che in caso di pista umida la stessa debba essere chiusa, appare incomprensibile e ingiustificato che a Bergamo venga applicato siffatto criterio restrittivo in totale dispregio della normativa attualmente in vigore. È assolutamente evidente infatti, date le condizioni ambientali e stagionali del territorio su cui insiste lo scalo, che se la pista è umida perché ha piovuto qualche ora prima o perché la brina del mattino l’ha resa umida, come avviene da decenni da quando esiste, la stessa sia destinata alla chiusura.
Concludendo, nella speranza che queste nostre considerazioni vengano valutate positivamente e le disposizioni di chiusura siano revocate con urgenza, per ripristinate le normali operazioni della pista 12/30 a tutela delle attività AG, dell’Aeroclub nonché quelle addestrative dell’ IT.DTO.002 e della officina PART 145 Orio Air Service,
Le porgo con piacere i miei più cordiali saluti.
Rinaldo Gaspari
Presidente di AOPA Italia
Foto: AeC Bergamo