Il nuovo regolamento sull’aeronavigabilità continua 2019/1383 che modifica e corregge il regolamento (UE) n. 1321/2014 è argomento di un Workshop con importanti esponenti EASA a Roma a cui è stata invitata anche AOPA Italia, il Workshop si occuperà anche del regolamento New Air Ops 2019/1384.
Finalmente, entrerà in vigore da febbraio 2020 la “light part M” che conterrà un approccio filosoficamente diverso alla questione manutentiva della nostra classe di velivoli, come anticipa l’incipit della 1383:
“Una nuova serie di norme che consenta una maggiore flessibilità per quanto riguarda la definizione e l’esecuzione del programma di manutenzione degli aeromobili dovrebbe essere introdotta per gli aeromobili non complessi a motore non elencati nel certificato di operatore aereo di un vettore aereo titolare di licenza a norma del regolamento (CE) n. 1008/2008. Dovrebbe di conseguenza essere introdotta una nuova approvazione dell’organizzazione con requisiti meno rigorosi e attribuzioni combinate per la manutenzione, la gestione del mantenimento dell’aeronavigabilità, le revisioni dell’aeronavigabilità e i permessi di volo. “
Questo nuovo regolamento al quale IAOPA ha dato un forte contributo e una considerevole spinta sia con EASA, sia convincendo le CAA nazionali dell’importanza del progetto, consentirà di semplificare le regole di manutenzione, facendo risparmiare cifre considerevoli ai proprietari di velivoli cosiddetti “non complessi”. Ne parleremo sicuramente in termini pù dettagliati dopo averne discusso i termini applicativi con ENAC.
Buona notizia anche per i proprietari di aeromobili commerciali sotto COA, che ora possono ottenere più flessibile utilizzazione dall’aeromobile, poiché è possibile alternare più facilmente l’utilizzazione del velivolo, tra operatori commerciali e non commerciali.
Con la pubblicazione del Regolamento 2019/1384 infatti, è ora chiaro che è possibile avere un uso misto commerciale/non commerciale di un aeromobile che si trova su un COA. Fino ad ora è stata un’area grigia – alcuni Stati hanno accettato l’uso misto, altri no, e non era chiaro come si potesse spostare legalmente il controllo operativo da un operatore commerciale a un operatore non commerciale secondo le regole EASA.
Il Vicepresidente IAOPA Michael Erb e il presidente di AOPA Svezia Jacob Pedersen sono stati coinvolti nel gruppo di lavoro dell’EASA, e le regole sono ora chiare: un aereo su un COA può essere utilizzato da altri operatori non commerciali quando non vola per il titolare del COA stesso. Richiede semplicemente che il manuale OPS abbia una procedura che specifichi come il controllo operativo passa da un operatore all’altro.
Trovate qui il link al nuovo regolamento: